Come si fa la diagnosi dell'HPV nella Donna?

Oggi per diagnosticare con certezza l'infezione da HPV si ricorre:

alla ricerca ed eventuale Tipizzazione del Papilloma Virus (HPV) previa estrazione del DNA (comunemente detta Tipizzazione).

oppure con i nuovi Pap Test: DNA PAP/DUO PAP.

La Tipizzazione è l'esame più completo, e viene effettuato su tutti i ceppi virali (o sui più frequenti). Questa ci fornisce, oltre al risultato positivo o negativo, anche il tipo o i tipi di virus identificati (indicandoci se si tratta di ceppi a rischio oppure no). 

Il Dna PAP/DUO PAP non è altro che una tipizzazione associata al Thin Prep.

IMPORTANTE: la Tipizzazione non è un esame particolarmente costoso.

La diagnosi da sospetta infezione da HPV si basa su:

La Diagnosi clinica (nella donna): le lesioni che si sviluppano a livello della cute perineale e perianale, che vanno sotto il nome di condilomi, sono riconoscibili a occhio nudo durante la visita ginecologica. Per una loro più accurata valutazione è di aiuto la vulvoscopia (esami della vulva con l' ausilio del Colposcopio).

Il Pap-Test: le lesioni da HPV localizzate sul collo dell' utero non sono visibili a occhio nudo, ma possono essere identificate con altri mezzi: PAP-Test (citologia), Colposcopia, biopsia, immunoistochimica. Il Pap-test permette di identificare i coilociti. Vanno sotto questo nome le cellule cervicali che manifestano, all'esame microscopico, delle alterazione dovute all' azione del virus HPV. Inoltre il Pap-test segnala se oltre alla coilocitosi sono presenti cellule di tipo displasico (Displasie, oppure CIN, oppure SIL).

La Colposcopia permette di valutare sul collo dell'utero l'esistenza e la localizzazione delle lesioni segnalate dal Pap-test. Dunque consente di individuare con precisione la sede su cui effettuare una biopsia mirata.

L'esplorazione rettale consiste nell'ispezione visiva della regione anale, previa divaricazione e successivamente nell'introduzione delicata di un dito, previa lubrificazione, all'interno del canale anale. Poichè i condilomi interni del canale anale si sviluppano al massimo fino a due centimetri di profondità, questo esame, in mani esperte, consente la diagnosi di tutte le localizzazioni anali esterne ed il sospetto delle lesioni interne (che sarà confermato dall'anoscopia).

L'anoscopia permette la diagnosi dei condilomi intra-anali e la prevenzione delle lesioni preneoplastiche e neoplastiche. Ricordiamo che le lesioni interne sono quelle a maggior rischio oncologico. 

Ma Quando fare l'anoscopia? Conviene fare l'anoscopia quando con l'esplorazione digitale rettale si sono avvertite delle irregolarità del canale anale, in caso di presenza di condilomi anali esterni, in caso di storia di coito anale frequente, in situazioni di infezioni anali ricorrenti, nei soggetti immunodepressi.

NOTA BENE: le localizzazioni di condilomi, a livello anale, nella donna, sono molto frequenti ed è per questo motivo che l'esplorazione rettale andrebbe sempre eseguita in caso di sospetta condilomatosi genitale.

L'ecografia transrettale: Nel caso in cui sia importante diagnosticare o escludere le più piccole lesioni iniziali del canale anorettale da virus HPV, non diagnosticabili con la semplice esplorazione rettale, si può ricorrere ad un nuovo esame: l'ecografia transrettale, con sonda a 10 -12 mhz, che permette la diagnosi precoce delle iniziali lesioni ano rettali del virus HPV. L'esame è innoquo, utilizza ultrasuoni, non dà alcun disturbo di solito non necessita di alcuna preparazione (eventualmente solo una piccola peretta di soluzione fisiologica tiepida, praticata qualche minuto prima dell'esame).

Nel nostro Centro offriamo la possibilità dell'eco transrettale come utile complemento alla visita per problematiche da virus HPV.

Infine, il prelievo per ricerca ed eventuale Tipizzazione HPV è l'unico esame che consente con certezza l' identificazione della presenza del virus HPV e del suo ceppo.

Molto importante la collaborazione della paziente, che dovrà riferire allo specialista su eventuali formazioni sospette che ha notato sul proprio corpo.  Inoltre la paziente non deve esitare a fornire informazioni precise sulle proprie abitudini sessuali (tenendo presente che il medico non giudica ed è tenuto al rispetto del segreto professionale).

Ricordiamo, inoltre, che prelievo per il virus HPV si può anche fare su campione di urine (utile specialmente in presenza di disturbi urinari).

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